Lunedì 23 Luglio, siamo partiti alla volta di Mezzoldo. Eravamo un gruppo abbastanza numeroso, circa 35 ragazzi, accompagnati da Don Omar e da cinque animatori. Una volta giunti a Mezzoldo, dopo un’ora e mezza circa di viaggio, ci siamo sistemati nelle stanze nella casa autonoma accanto al nostro rifugio (Madonna Delle Nevi): i ragazzi erano al secondo piano, mentre le ragazze al primo. A mezzogiorno circa, abbiamo pranzato: durante tutta la settimana ci sono state servite pietanze deliziose, che sono piaciute a tutti. Nel pomeriggio abbiamo terminato di disfare le valige e poi siamo stati insieme. La sera, abbiamo visto il film: ‘’Alla ricerca di Nemo’’. Alcuni di noi quando ci è stato detto il titolo del film, hanno pensato fosse inutile rivederlo, visto che tutti lo avevano già visto, ma in realtà rivedendolo anni dopo, si riescono a scorgere dei particolari che con gli occhi di un bambino non si possono notare. Il film è stato scelto perché il tema della vacanza era la fiducia. Nel film, infatti, un piccolo pesce pagliaccio, Nemo, si perde nell’oceano. Il padre Marlin fa di tutto per ritrovarlo e si fa aiutare da Dori una pesciolina che inizialmente pareva stramba e stupida ma che in realtà offrirà a Marlin la possibilità di ritrovare il figlio. Dopo aver fatto la preghiera, ci siamo addormentati, chi duramente per la lontananza da casa, chi subito. Per martedì era stata programmata una gita al Passo San Marco. Anche l’anno scorso abbiamo fatto questa camminata, ma avevamo preso la strada, mentre quest’anno abbiamo optato per la Via Priula. La Via Priula, era un sentiero molto tortuoso che si divideva in due parti: la prima, la più dura nel bosco mentre la seconda nella campagna. Durante questa camminata abbiamo potuto osservare diversi tipi di insetti ma soprattutto le mucche al pascolo. Alcuni di noi hanno raggiunto la meta in un’ora, altri in due ore, ma l’importante è che tutti ce l’abbiamo fatta. Lo spettacolo era meraviglioso: immense vallate che si aprivano sotto i nostri occhi. Abbiamo sostato al rifugio ‘’Ca San Marco’’ e poi i più temerari sono saliti fino al Passo. Ritornati a Mezzoldo, dopo una doccia rinfrescante, abbiamo trascorso la serata insieme. Mercoledì mattina abbiamo svolto delle attività inerenti al film visto lunedì sera. Ognuno di noi ha dovuto costruire due pesci rappresentanti un pregio e un difetto del nostro carattere. E’ stato interessante vedere come i nostri compagni si vedono e conoscere meglio anche noi stessi. Nel pomeriggio, sono stati organizzati dei tornei di calcio e di pallavolo con un altro gruppo di ragazzi di Ghisalba. Grazie a questa esperienza è stato possibile stringere nuove amicizie con ragazzi di questo Paese che si spera possano continuare anche ora che siamo lontani. Nel tardo pomeriggio, abbiamo celebrato una Messa sempre con i ragazzi di Ghisalba. La sera il gruppo di Brusaporto si è riunito per un’avvincente partita di ‘’Mafia’’, un gioco di carte. Giovedì mattina ci aspettava un’altra camminata che aveva come meta le casere. Le casere sono dei luoghi dove si produce il formaggio. Il percorso verso le casere assomigliava molto a quello della Via Priula, con una parte molto faticosa nel bosco e una in campagna. Fortunatamente, questa camminata è stata fatta in compagnia di Ghisalba. Arrivati alla prima casera, tutto il gruppo ha deciso di continuare alla volta della seconda casera, dove abbiamo pranzato. Alcuni di noi hanno deciso di continuare e raggiungere la terza casera, mentre altri hanno preferito stare sotto un pino a rilassarsi. Più tardi abbiamo celebrato una Messa in mezzo a questo meraviglioso paesaggio. La sera è stato organizzato un gioco giallo. Eravamo suddivisi in tre squadre: rosso, verde e blu. Queste tre squadre dovevano scoprire chi era il capo di una squadra mafiosa che commetteva alcuni omicidi. E’ stato un gioco molto coinvolgente poiché non eravamo fermi un punto ma potevamo girare per tutto il rifugio e dintorni. Venerdì mattina il Don ha deciso di lasciarci tempo libero per lasciarci salutare gli amici di Ghisalba che sarebbero partiti nel pomeriggio. Nel pomeriggio, abbiamo svolto un’altra attività sul film ‘’Alla ricerca di Nemo’’: abbiamo costruito un acquario dove mettere i pesci costruiti. In seguito, abbiamo avuto del tempo libero dove potevamo stare insieme.
La sera, dopo aver visto l’apertura dei Giochi Olimpici di Londra, abbiamo fatto una fiaccolata. La fiaccolata aveva come tragitto un tratto di bosco accanto al nostro rifugio. E’ stato bello perché per fare questa fiaccolata dovevamo essere un vero e proprio gruppo e collaborare tra noi per fare luce ed illuminare il sentiero. Una volta arrivati ad un masso, ci siamo fermati ed abbiamo pregato spontaneamente per la vacanza che stava ormai giungendo al termine. Verso le undici e mezza ci siamo coricati ma la serata non era ancora finita: alle due e mezza, gli animatori hanno acceso gli amplificatori e hanno iniziato a fare scherzi, che hanno svegliato quasi tutti. I pochi che hanno continuato a dormire sono stati svegliati dal dentifricio che gli era stato messo in faccia. La mattina dopo, infatti, eravamo tutti molto stanchi. Era stata infatti programmata una camminata alla Betaia e alle pozze (luoghi dove si può fare il bagno) che è stata però annullata sia per la stanchezza che per il maltempo: sabato è stato l’unico giorno in cui ha piovigginato. Così abbiamo trascorso la mattina e il pomeriggio stando insieme, guardando le Olimpiadi e giocando. La sera, dopo la cena, abbiamo fatto dei giochi insieme, per l’esattezza 3: il gioco delle differenze, il Visual Game e un gioco di ballo. In seguito, fino all’una di notte, alcuni di noi hanno giocato a Risiko o a carte, altri hanno ballato. Durante questa ultima notte, nessuno ha fatto scherzi, perchè eravamo veramente molto stanchi. Domenica mattina, l’ultima mattina, abbiamo preparato le valige e alle undici c’è stata la Messa. Questa Messa è stata speciale perché la predica non è stata fatta dal Don, ma bensì da noi, che abbiamo espresso un parere su questa meravigliosa vacanza. Alle cinque siamo ripartiti alla volta di Brusaporto.
Questa esperienza ha segnato molto ciascuno di noi, perché il tema fondamentale era la fiducia, e spesso per noi ragazzi è difficile trovare una persona di cui ci si possa realmente fidare. Ma senza una persona di fiducia, abbiamo imparato, sarebbe impossibile vivere, così come Marlin non ha potuto ritrovare Nemo senza Dori. Al momento della partenza nessuno voleva andarsene, perché stare una settimana lontani da casa con un gruppo così speciale, è un’esperienza rara ma soprattutto originale. Inoltre, il paesaggio di montagna, nelle sue varietà è suggestivo e attrae la curiosità di molti. Condividere poi l’esperienza di Mezzoldo anche con i ragazzi di Ghisalba è stato bello, perché abbiamo potuto capire che a camminare in questo percorso non siamo soli, ma siamo tanti. Il mio grazie, va ai miei compagni per aver reso unica e indimenticabile questa esperienza; agli animatori, che sono stati in grado di rendere la vacanza qualcosa di divertente, coinvolgendoci anche nelle attività più noiose ma soprattutto al Don perché ogni anno rende possibili esperienze di vita come questa.
Laura, 3° media